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Scopri come smascherare personaggi che si improvvisano impresari funebri

come smascherare personaggi

Scopri come smascherare personaggi che si improvvisano impresari funebri e perché evitarli

Ti è mai capitato di essere “beccato” impreparato dal prof? A me si. Più di qualche volta purtroppo.

C’entra qualcosa con i funerali? Si, se hai pazienza di seguire il mio ragionamento capirai perché.

Come ho già premesso, sono stato anch’io un improvvisatore, quindi so bene ciò che sto per dirti.

Devi sapere che esistono soltanto due tipi di improvvisatori.

Alla prima categoria appartengono gli straordinariamente dotati e allenati ad improvvisare. Erano grandissimi artisti e improvvisatori ad esempio Luis Armstrong o Beethoven.  Oppure lo sono gli eroi dei film d’azione, come Vin Diesel in Fast and Furious.

Alla seconda categoria invece appartengono gli ordinariamente impreparati, gli sprovveduti, quelli che non hanno né talento e né esperienza.

Io naturalmente facevo parte della seconda: perché quando NON sei preparato:

  • lo ammetti, ti scusi e ti fai da parte;
  • hai una faccia da schiaffi come quella che avevo io, fai finta di essere preparato e improvvisi;

Quando scegli la seconda possibilità, per un periodo che può essere anche lungo, tendi ad illuderti di potercela fare, di far accadere l’altamente improbabile, di poterla fare franca davanti ad un inevitabile destino.

Poi però la realtà ti presenta il conto e tu senti che la fatica per tenere su quel sorrisetto palesemente falso diventa insostenibile.

E sai benissimo cosa stanno pensando gli altri di te e lo sai perché lo stai pensando anche tu di te stesso…

Ti starai chiedendo: bisogna essere “studiati” per fare i funerali?

Se chiedi agli impresari “vecchia maniera” probabilmente ti diranno di no, che loro hanno sempre lavorato avendo sì e no la terza media e leggendo al massimo la Gazzetta al bar.

Ma allora bisogna avere esperienza per svolgere bene questo mestiere?
Se chiedi alle nuove agenzie che hanno aperto, probabilmente ti diranno che non serve.

A mio parere, i primi non si sono rinnovati abbastanza e fanno fatica a star dietro alle nuove normative (sempre più complicate e che richiedono sempre più requisiti e sempre più competenza) e alle maggiori esigenze delle persone in termini di assistenza, servizio e consulenza.

I secondi invece mi fanno veramente preoccupare.

Ci sono “impresari” che col TFR del babbo volevano comprare un bar e invece hanno aperto un’agenzia funebre.

Ci sono impresari che avevano un’impresa edile che hanno chiuso per via della crisi e che si sono improvvisati impresari funebri, perché sono convinti che nel nostro settore “non c’è mai crisi”.

Ci sono impresari che fino a ieri facevano impianti elettrici e che ora fanno debiti e danni cercando di fare gli impresari funebri.

A parte gli scarsi risultati che questi stanno ottenendo (forse le attività che avevano prima sono andate male anche per la mancanza di competenze imprenditoriali), ma tu, onestamente, ti metteresti nelle loro mani, in un momento così delicato come la scomparsa di un tuo caro?

Io in questi anni ho studiato parecchio per migliorare molti aspetti del mio lavoro e l’ho fatto con passione, facendomi aiutare da chi è più bravo di me nelle varie materie che ho studiato (organizzazione aziendale, comunicazione, normative, ecc), soprattutto per capire bene i bisogni delle famiglie che ci scelgono e servirle nel miglior modo possibile.

Devo però essere onesto: alle superiori non mi andava proprio di studiare, per me sono state una vera noia.

Faccio ammenda perché spesso ho cercato il sotterfugio, copiando i compiti o rimanendo a casa invece di affrontare il mio dovere e non è un comportamento di cui andare fiero.

Sono stato diverse volte beccato impreparato e la strategia è stata sempre e solo una: faccia tosta e improvvisazione!

C’è da dire però che l’unico a pagare le conseguenze di questo atteggiamento scellerato sono stato io, prendendo brutti voti o cavandomela raramente, ma solo grazie alla fortuna.

A pagare le conseguenze dell’impreparazione di questi impresari invece sono i malcapitati che li incaricano di svolgere il funerale di un loro caro.

Certamente in un secondo momento ne risentono anche loro a livello di reputazione, nel frattempo però i disagi li subiscono i famigliari, proprio nel momento peggiore che la vita ti costringe ad affrontare, cioè la perdita di una persona cara.

Per fare il geometra devi fare obbligatoriamente il praticantato. Idem per il medico, per lo psicologo, per l’avvocato..

Nel nostro mestiere purtroppo no. Uno decide di aprire, chiede la licenza appaltando i requisiti ad un centro servizi e comincia a fare danni sulle spalle delle persone.

Almeno anni fa quelli che aprivano erano operai esperti che si mettevano in proprio, che avevano imparato il mestiere andando “a bottega”, magari erano carenti da un punto di vista imprenditoriale, ma almeno sapevano come gestire le varie situazioni che si trovavano ad affrontare.

Starai pensando “magari sei tu che la fai troppo difficile”.

Provo a farti capire: esiste un regolamento nazionale, poi uno regionale che varia da regione a regione, poi in molti casi ce n’è uno comunale che varia da comune a comune, uno sanitario che varia da Asl ad Asl e a volte anche uno cimiteriale.

A volte questi regolamenti sono in contraddizione e spesso vengono interpretati in modo diverso dai vari ufficiali dello stato civile o dai vari uffici tecnici.

Quindi quello che va bene in un comune non va bene in un altro, quello che è consentito in un cimitero non è consentito in un altro, per avere la stessa autorizzazione in un comune servono dei requisiti e in un altro no, e così via.

Qui non siamo né a scuola, che te la cavi con un brutto voto, né in un film d’azione dove l’eroe disinnesca la bomba un secondo prima che esploda.

Il nostro non è un mestiere artistico, non ti puoi inventare un virtuosismo per intrattenere il pubblico.

Qui gli errori si pagano cari.

Per compiere la propria missione al meglio, cioè quella di portare il miglior servizio e il massimo rispetto alle famiglie che ti scelgono,  ci vogliono esperienza, competenza, aggiornamento continuo, molti casi reali risolti sul campo e procedurizzati (dell’importanza delle procedure e dei danni causati da chi non sa neanche che esistano ne ho parlato QUI), le possibilità economiche per pagare le consulenze degli esperti.

Quindi, se in un paese ha aperto uno che fino a prima faceva tutt’altro e in un anno ha fatto si e no 3 servizi, magari è stato anche fortunato e tutto è andato liscio.

Ma improvvisando, se non sei Vin Diesel nel tuo campo, prima o poi ti va male.

Te lo dico io, che di improvvisazione me ne intendo.

Se devi operarti ad un ginocchio vai da uno che fino a ieri faceva il dentista (e gli è andata pure male…) per risparmiare poche centinaia di euro? O ti rivolgi ad uno studio affermato, con tanta esperienza alle spalle, tanti casi affrontati, tante testimonianze positive?

Mi è capitato di vedere in TV il programma “Incidenti di Bellezza” su Real Time, dove persone per migliorare il proprio aspetto si sono fatte operare da chirurghi poco capaci, che le hanno rovinate.

Spesso però queste persone sono andate a farsi operare in Turchia o in Thailandia per risparmiare, subendo per tutta la vita le conseguenze di questa scelta azzardata e non potendo fare nulla contro questi macellai.

Da un lato mi dispiace vedere la sofferenza di queste persone, dall’altro lato mi viene da pensare che se la sono cercata, che sono stati degli incoscienti a sperare di ottenere ottimi risultati rivolgendosi ad uno sconosciuto thailandese a buon mercato.

Cercare di spendere poco e non prendere informazioni sono due comportamenti molto pericolosi.

Come dice sempre mia nonna, che non è “studiata” ma è saggia: “Co poco se gà poco”.

Non ti sentiresti più tranquillo a poter contare su quattro generazioni di storia, centinaia di servizi svolti ogni anno, testimonianze positive, miglioramento e aggiornamento continuo, tanto studio e tanta dedizione?

Repetita iuvant: scegli attentamente a chi affidarti, informati bene.

Un funerale è un evento unico e se ci sono errori non si potrà rifare.

Ho incontrato persone che si sono pentite di aver incaricato la ditta sbagliata e che purtroppo devono portare il peso di non aver dato un ultimo saluto all’altezza ad un proprio caro.

Se hai domande o vuoi dirmi ciò che ne pensi puoi commentare questo articolo o scrivermi in privato a info@giuseppeciprianisrl.com

Sei in procinto di dover affrontare un funerale? La mia speranza è di no, ma se disgraziatamente stai leggendo questo articolo per questo motivo sappi che voglio regalarti qualcosa per affrontare questa situazione spiacevole.

Purtroppo dovrai, oltre al dispiacere e al dolore, svolgere tutta una serie di adempienze burocratiche a seguito del funerale.
Per questo io e un mio collaboratore abbiamo compilato e scritto di nostro pugno una guida che tiene conto di tutte le cose da fare dopo il funerale dal punto di vista burocratico. Troverai anche una tabella dalla quale puoi spuntare volta per volta le cose che hai già fatto, e avere almeno sotto questo aspetto una grossa agevolazione.

A presto.

Andrea

P.S. Alcuni hanno obiettato che non dovrei parlare della concorrenza.

Secondo loro dovrei fare un sito “istituzionale” dove scrivo quanto sono bello e quanto sono bravo. Avrebbe qualche utilità per te? Credo di no.

Il mio scopo non è gettare fango sugli altri.

Ci sono tante agenzie funebri che lavorano bene e che ammiro e a cui faccio i miei sinceri complimenti.

Quello che sto cercando di fare è raccontare quei retroscena che nessuno racconta con lo scopo di metterti in guardia e darti dei parametri verificabili con i quali puoi valutare l’affidabilità di un azienda rispetto ad un’altra, così puoi scegliere consapevolmente a chi affidarti ed evitare situazioni molto spiacevoli.

Voglio attaccare i miei concorrenti? In nessuna maniera.

Voglio attaccare l’idea che sta alla base del modo di lavorare di molte agenzie funebri che hanno mantenuto prezzi alti e un servizio inesistente, noncurante e irrispettoso verso le famiglie in difficoltà? Finché campo.

Voglio che questo ti sia chiaro: la mia missione è offrire il miglior supporto e aiuto possibile alle famiglie che decidono di affidarsi alla mia agenzia, con tutti i mezzi a mia disposizione.

Per questo offro la massima cura nel servizio, nella presentazione e nella cerimonia.

Per fare questo a volte devo raccontare casi realmente successi o spiegarti gli inconvenienti che potresti trovare con certe imprese poco etiche o poco organizzate.

In coscienza mia so che sto facendo un bene sia alle persone, sia alle imprese che lavorano con serietà e professionalità.

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