Cose da sapere

Vuoi rischiare una brutta figura o preferisci conoscere il modo migliore per fare le condoglianze?

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Vuoi rischiare una brutta figura o preferisci conoscere il modo migliore per fare le condoglianze? Un po’ di consigli per te

Nel ventiseiesimo canto dell’Inferno, conosciuto anche come “Canto di Ulisse”, Dante dice “fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza”.

Io sono assolutamente d’accordo col sommo poeta, ognuno deve essere responsabile delle proprie azioni e dei propri comportamenti.

“Ma nessuno mi ha detto come fare” non è una scusa, ci sono diversi articoli on line che danno consigli utili sull’atteggiamento migliore da tenere e su come ci si comporta, quindi basta fare una ricerca e informarsi un po’.

Anche questa volta voglio semplificarti le cose e spiegarti in modo semplice e chiaro cosa è bene e cosa non lo è se devi esprimere il tuo cordoglio ad un tuo parente o amico.

Infatti una delle pecche degli articoli che si trovano on line è che sono scritti da esperti di galateo, quindi sono scritti in un modo non sempre semplice e facile da applicare e sono scritti da esperti a livello teorico ma che non vivono quotidianamente la realtà del lutto e delle cerimonie funebri.

Quello che ti consiglierò io invece viene dall’esperienza quotidiana sul campo. Parlo ogni giorno con chi sta vivendo un lutto e cerco sempre di capire cosa può essere di sollievo a queste persone e cosa invece da fastidio.

Ognuno è diverso ed ognuno vive il lutto in modo diverso, però ci sono delle regole generali che si possono seguire per evitare di essere indiscreti, troppo lontani o al contrario troppo invadenti.

Cominciamo dall’inizio.

Esistono situazioni abbastanza diverse:

  • Viene a mancare un congiunto di una persona a te cara, la tua presenza sarà allora di conforto a questa persona (magari il defunto non lo conosci nemmeno)
  • Viene a mancare una persona a te cara, parteciperai alle Esequie per salutare per l’ultima volta questa persona
  • Viene a mancare un tuo parente non molto vicino, la tua sarà una presenza di circostanza

In ogni caso devi valutare quanto sei “vicino” alla persona a cui vuoi esprimere il tuo cordoglio.

È un parente diretto o è un parente acquisito? Lo frequenti abitualmente o lo vedi solo ai matrimoni, funerali, battesimi?

È un amico? O hai un rapporto di lavoro, quindi collega, fornitore o cliente?

In base alla situazione vediamo qual è il modo migliore per esprimere il tuo cordoglio.

Se il dolente è un amico molto intimo

o un parente con cui hai rapporti ottimi e continui, telefonagli e cerca di renderti utile, chiedigli se vuole che lo raggiungi per dargli una mano o un po’ di conforto, chiedigli se puoi fare qualcosa per aiutarlo, qualche commissione o cose del genere.

Se non hai un rapporto così stretto

non telefonare. La telefonata presuppone che uno debba rispondere e ascoltarti e tu non hai idea di cosa sta facendo e come sta vivendo in quel momento quella persona, magari risponderà per non fare brutta figura, ma difficilmente in quel momento avrà voglia di ascoltare le tue parole. Immagina inoltre se altri 30 o 40 come te gli telefonano quanto peso deve sopportare questa persona.

Magari è meglio se mandi un sms o un messaggio su Whatsapp. Ti sconsiglio di scrivere aforismi copiati e incollati dai Baci Perugina, è inutile che cerchi di fare bella figura o di alleviare un dolore che in quel momento difficilmente si può alleviare.

Se non vuoi sbagliare scrivi “Ciao Luigi/Luca/Mario/nome del tuo amico/, mi dispiace per la tua perdita, sentite condoglianze”

Ovviamente per usare questo canale devi avere comunque una certa confidenza, calcola che l’sms o il messaggio su whatsapp arrivano direttamente nel cellulare, quindi è come entrare “in tasca” a quella persona. Se questa persona è già abituata a ricevere i tuoi messaggi va bene, altrimenti scegli un canale meno invasivo.

Se con questa persona hai rapporti di lavoro

è bene distinguere.

Puoi considerare l’invio di una e-mail, a patto che il vostro rapporto lavorativo preveda anche un minino di conversazione personale (cioè se con questa persona fai anche ogni tanto due chiacchere su come stanno i figli o sulla campagna acquisti dell’Inter, per esempio).

Se invece le e-mail che normalmente scambi con questa persona sono solo attinenti al lavoro e molto formali, secondo me è meglio mandare un telegramma, in quanto ha un carattere più formale rispetto alla e-mail.

Fai anche attenzione se la mail che usa questa persona è sua, cioè personale, o se è dell’azienda per cui lavora: mandare una e-mail di condoglianze (quindi personale) su una mail aziendale potrebbe non essere una buona idea. In questo caso opta per il telegramma.

Se è un parente di quelli che vedi solo ai matrimoni o appunto ai funerali

puoi evitare di mandare messaggi o telegrammi, a patto che tu abbia intenzione di andare al funerale, dove farai le condoglianze di persona, nei tempi e nei modi che ti spiegherò più avanti.

Se invece non andrai alla funzione religiosa o laica, scegli il modo più adeguato (sms, Facebook, telegramma) per far avere ai parenti le condoglianze in base alla loro età e al tuo grado di vicinanza.

E su Facebook?

Anche qui è bene fare delle distinzioni. Se hai saputo attraverso il passaparola che è venuto a mancare un congiunto di un tuo amico e questo tuo amico non ha scritto nulla su Facebook, NON scrivere sulla sua bacheca.

A questa persona potrebbe non far piacere spargere la notizia e rischieresti di scatenare centinaia di curiosi che cominciano a domandare “cos’è successo?”. Se l’unico canale che hai per metterti in contatto con questa persona è questo social network, manda piuttosto un messaggio privato nella chat, anche se c’è il rischio che non lo riceva, visto che non tutti usano abitualmente la chat di Facebook.

Se invece questo tuo contatto su FB ha scritto un post dando in qualche modo la notizia, allora va bene che tu gli scrivi il tuo messaggio di condoglianze, magari proprio sotto, nei commenti al post.

Se questo è un “amico di Facebook” va benissimo come canale, se questo invece è un amico anche nella vita reale, i social network sono un canale abbastanza distante e freddo, meglio un sms, più personale e più vicino.

E di persona?

Personalmente la trovo la soluzione migliore: anche se hai già scritto su Facebook o anche se hai già mandato un telegramma, una stretta di mano è sempre ben accetta.

A me personalmente, “baci e abbracci” non piacciono molto, ma io sono un veneto polentone un po’ freddo, in molte zone dell’Italia meridionale sono praticamente un obbligo.

Consiglio: valuta anche questa volta il tuo grado di confidenza e vicinanza con la persona a cui vuoi fare le condoglianze, prima di baciarla sulle guance e abbracciarla.

Magari guarda se prima di te qualcuno l’ha abbracciata e baciata e vedi come ha reagito, se gli ha fatto veramente piacere o se l’ha vissuto con un pochino di imbarazzo per il gesto troppo invadente…

Farle di persona quindi è la cosa migliore, tranne…

In uno dei prossimi articoli scriverò sul comportamento da tenere in occasione del funerale, e parlerò anche di questa bruttissima abitudine che si è creata, cioè di assalire in massa i parenti al termine della Messa per fare le condoglianze.

Il termine della Messa non significa il termine della cerimonia; la cerimonia termina con la sepoltura in cimitero e solo dopo la sepoltura è bene avvicinare i parenti per porgere le condoglianze.

Invece ci troviamo molto spesso nella spiacevole situazione in cui abbiamo già accompagnato fuori dalla chiesa il defunto, il sacerdote è già uscito, il corteo è pronto per proseguire per il cimitero ma i parenti non riescono ad uscire dalla chiesa perché tutti li bloccano per fare le condoglianze.

TI assicuro che in mezzo a quella confusione riusciranno a malapena a riconoscerti e probabilmente si sentiranno bloccati e aggrediti da tutte queste persone che in modo inopportuno impediscono ai congiunti di uscire e seguire il proprio caro.

Se davvero ci tieni, accompagna il defunto al cimitero e fai le condoglianze alla fine della sepoltura, altrimenti rimani in disparte e firma IN MODO LEGGIBILE nel registro delle presenze. La tua discrezione verrà sicuramente apprezzata.

E se mando dei fiori?

Per prima cosa accertati che non abbiano scritto nelle epigrafi “non fiori ma opere di bene” (o “offerte a favore di…”), in questo caso sarebbe indelicato dedicare dei fiori.

Potrebbe essere una buona idea destinare il denaro che volevi spendere per i fiori ad un’associazione benefica e far avere assieme alle condoglianze la ricevuta (senza che ci sia scritta la cifra) dove dimostri che hai fatto una donazione a nome del defunto.

Puoi mettere la ricevuta e il biglietto di condoglianze in una busta e consegnarla o spedirla ai congiunti.

Se nei manifesti non è stato specificato nulla, sentiti libero di mandare la composizione che preferisci.

Puoi mandare un mazzo o un cesto, però evita le corone e adesso ti spiego il perché:

il mazzo o il cesto possono stare all’interno della camera ardente assieme al defunto (se la struttura ospedaliera lo consente), possono essere trasportati in Chiesa davanti all’altare e, se i parenti lo vogliono, possono essere portati in cimitero, vicino al luogo di sepoltura. In poche parole, con le dovute eccezioni, questi tipi di composizione seguono sempre da vicino il defunto.

Le corone invece sono molto costose e molto ingombranti, non entrano nella camera ardente, non entrano in Chiesa, non entrano in cimitero.

Non vengono neanche quasi più attaccate al carro funebre perché durante il trasporto sono molto pericolose, se c’è vento o se si incrocia un camion si possono staccare e fare danni.

Comunque di solito è difficile che qualcuno da solo dedichi dei fiori, solitamente una composizione floreale viene fatta da persone che si raggruppano (“l’azienda tal dei tali” o “i nipoti” o “i colleghi” o “gli amici del calcetto” per esempio) e vengono scritti nel nastro. Se hai piacere che ci siano anche tutti i nomi di chi dedica i fiori puoi aggiungere un biglietto al nastro con scritto “sentite condoglianze” e le firme di tutti quelli che hanno partecipato.

Si ma… i telegrammi? Nel 2017?

Eh si, si usano ancora ed è bene usarli, a meno che…

Abbiamo introdotto da qualche anno un alternativa, cioè mettiamo (su autorizzazione dei parenti) questa immagine

codice qr condoglianze

sulle epigrafi, in modo che chiunque, anche se sconosciuto ai parenti ma conoscente del defunto, possa esprimere un proprio ricordo o la propria vicinanza.

In questo video di presentazione puoi vedere come funziona, è molto più semplice da usare che da spiegare

Nel sito viene pubblicato lo stesso testo e la stessa foto delle epigrafi, il link si può condividere su Facebook o via Whatsapp o via e-mail.

I messaggi che vengono lasciati nel sito possono essere pubblici o privati, possono essere mandati per mail ai parenti oppure sarà mia cura stamparli, metterli in una busta e consegnarli insieme alla scatola col libretto delle firme, i ricordini, la guida, ecc

Purtroppo è un servizio molto ben curato ma ancora poco diffuso, credo però che sarà sempre più usato, vista l’enorme diffusione degli smartphone anche tra i meno giovani.

E gli indirizzi mail che vedi su alcune epigrafi?

Certo, piuttosto di niente è meglio piuttosto, ma non è la stessa cosa. Cioè, alcune aziende scrivono di default  sui manifesti funebri “per lasciare un messaggio alla famiglia” e mettono un indirizzo e-mail.

La differenza è che mentre su annuncifunebri.it per ogni defunto viene generata una pagina specifica e quindi il tuo messaggio arriverà sicuramente a destinazione, un indirizzo mail uguale per tutti rischia di generare confusione, cioè, se uno manda una mail di cordoglio ma non specifica bene per che defunto è, la mail arriverà insieme a tutte le altre degli altri funerali, visto che c’è un unico indirizzo per tutti i defunti.

In più il servizio di annuncifunebri.it funziona anche come mezzo di divulgazione della notizia, infatti viene indicizzato sui motori di ricerca, e quindi chi cerca informazioni on line trova le stesse informazioni che sono scritte nei manifesti, cioè quando e dove sarà la Messa, dove viene fatta la veglia, ecc e, come già accennato prima, il link con l’annuncio può essere pubblicato sui social network o fatto girare attraverso i servizi più usati di messaggeria.

Spero di esserti stato d’aiuto e di averti dato delle dritte che ti facciano fare bella figura in ogni situazione.

Se non sei sicuro e hai paura di sbagliare e vuoi un consiglio per il tuo caso specifico, scrivimi pure qui sotto nei commenti oppure in privato a info@ciprianileonoranze.com, sarò lieto di aiutarti.

E anche se non sei d’accordo scrivimelo pure, io sono sempre pronto ad imparare e a considerare altri punti di vista!

Al prossimo articolo.

Andrea

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