Perché abbiamo organizzato una serata sull’elaborazione del lutto e cosa c’entrano Jung e la sincronicità? Scoprilo leggendo questa breve storia.
L’8 novembre 2018 si terrà la serata “Elaborare il lutto” al Teatro di San Bortolo (Rovigo – ore 21.00, se vuoi partecipare chiama il numero verde 800 76 78 20, sarai nostro ospite).
Voglio raccontarti brevemente com’è nata questa iniziativa, non per annoiarti con le mie vicissitudini, ma perché in questa storia c’è un passaggio veramente incredibile.
Faccio una premessa: ho cominciato tempo fa a seguire una piccola associazione culturale perché aveva invitato come ospite un autore che seguo.
Un giorno ho pensato che nel mio percorso di crescita personale e miglioramento continuo avrei dovuto approfondire le tematiche legate al lutto e alla sua elaborazione, in modo da essere più preparato nel momento in cui accolgo le persone che hanno appena perso un loro caro.
Il giorno successivo a questo pensiero mi è apparso su Facebook l’invito da parte di questa associazione culturale ad una serata in provincia di Padova dove una psicoterapeuta avrebbe parlato dell’elaborazione del lutto.
E questa è stata la prima piccola coincidenza.
Naturalmente ho deciso di partecipare.
Sarà stato perché il tema non è uno di quelli che si affronta con leggerezza e molti preferiscono evitare di pensarci (ti anticipo che “non pensarci” è una pessima strategia), sarà stato perché il posto era abbastanza fuori mano, sarà stato perché non era stato pubblicizzato più di tanto, fatto sta che non c’erano molte persone.
Ed è stato un peccato.
Davvero, non sto esagerando.
I temi affrontati sono stati molto interessanti e spiegati con semplicità, senza giudizi o pregiudizi.
Le informazioni che la dottoressa ha dato sono state davvero utili a capire queste dinamiche che tutti, purtroppo, prima o poi ci troveremo ad affrontare.
Sembra un paradosso ma la consapevolezza che la nostra esistenza e quella dei nostri cari avrà un termine ci invita a vivere meglio, e questo non lo dico io ma gli studiosi di queste tematiche.
Non voglio anticipare niente e arrivo subito al punto “particolare” di questa storia: in fondo alla sala dove si è svolta la serata c’è un affresco che raffigura un’immagine che assomiglia incredibilmente al logo della mia azienda:
A me è sembrato un segnale abbastanza evidente che quella sera ero nel posto giusto al momento giusto, che quel disegno sul muro fosse lì ad aspettare proprio me.
Alla fine della conferenza ho avvicinato la Dottoressa Balzanella (cioè la psicoterapeuta protagonista della serata), le ho fatto i complimenti per come aveva spiegato queste dinamiche e le ho mostrato questa incredibile coincidenza tra l’affresco e il nostro logo.
Mi ha detto che era uno di quei casi che Carl Gustav Jung, famoso psichiatra e uno dei più importanti intellettuali del ‘900, ha definito “sincronicità”.
Wow.
Avevo avuto un segnale che ero sulla strada giusta e che avrei dovuto continuare.
E così ho continuato, studiando testi che mi ha consigliato la psicoterapeuta che parlano del lutto e delle sue dinamiche e da cui ho potuto prendere spunto per diverse idee.
La dottoressa nei mesi successivi mi ha supportato (e sopportato…) come consulente riguardo ad alcune importanti iniziative che abbiamo messo in pratica quest’anno:
- la realizzazione di una apposita tisana da regalare ai dolenti per aiutarli a contrastare l’ansia e il dolore, che diamo assieme a dell’ottimo cioccolato belga (anche questo aiuta a stare un pochino meglio) e ad alcuni consigli pratici su come affrontare i primi giorni;
- la realizzazione di una scatola dove mettere foto, piccoli oggetti, bigliettini, lettere, ecc… da collocare nella cassa assieme al defunto (questo gesto ha un’importante funzione terapeutica per i dolenti);
- la realizzazione di un buono che spediamo alle famiglie che si sono affidate a noi per portare dei fiori in occasione dell’anniversario della scomparsa del loro caro;
Tutte queste piccole idee hanno semplicemente lo scopo di far vivere un pochino meglio ai congiunti questa triste ma necessaria esperienza.
Poi ho pensato: ma se quella serata così interessante la replicassimo qui a Rovigo?
Così ho chiesto alla dottoressa Bazzanella, che ha accettato la mia proposta.
Inizialmente doveva essere un regalo per ringraziare le famiglie che ci hanno dato fiducia in un momento così delicato, che a breve riceveranno il nostro invito.
Poi ho pensato che questi temi sono troppo importanti, che riguardano la vita di tutti e che avere la fortuna di poter sentire una persona che li illustra in modo così semplice e senza giudizi non capita tutti i giorni.
Ho deciso quindi di aprire le porte a tutti gli interessati: se vorrai partecipare sarai nostro ospite e l’evento sarà completamente gratuito.
Se sei diffidente e pensi che qualcuno ad un certo punto proverà a venderti qualcosa, beh, ti sbagli, e ti spiego anche il motivo: con l’evoluzione che la nostra azienda ha avuto in questi anni, sempre più famiglie hanno scelto di affidarsi a noi per onorare i loro cari.
Da un lato ci siamo sentiti in dovere di ringraziare tutte queste famiglie, organizzando per loro questo evento.
Dall’altro, ho riflettuto su come una volta terminato il nostro servizio il rapporto con quella famiglia si concludeva senza ulteriori interazioni.
L’intento di questa iniziativa (probabilmente la prima di tante altre) è rimanere accanto alle famiglie che hanno subito un lutto e offrire loro il sostegno necessario che potrebbe rivelarsi molto utile a chiunque, quando dopo le esequie si torna alla vita di tutti i giorni.
L’evento è nato per questo, per offrire un supporto ancora più completo, quindi non ci costa nulla estenderlo a chiunque sia interessato, per questo è completamente gratuito e senza secondi fini.
Anzi, un secondo fine c’è, ma è sociale e culturale.
Personalmente sento di avere una missione: il nostro settore ha preso una direzione che non mi piace.
Funerali scadenti e sbrigativi, truffe ai danni dei dolenti, corruzione, mancanza di rispetto, menefreghismo e superficialità stanno portando il nostro settore alla deriva, e questo è un male da un punto di vista sociale e culturale, che ci fa male anche a livello psicologico.
“È sempre dura, quando muore una persona, in qualunque circostanza. Si apre un buco nel mondo. E noi dobbiamo celebrare questo lutto. Altrimenti il buco non si chiuderà più“ (Haruki Murakami).
Onorare i nostri defunti è da sempre una necessità dell’animo umano che dobbiamo rispettare se vogliamo sopportare la perdita di un nostro caro ed elaborarla correttamente.
Per questo ritengo assolutamente importante non solo organizzare cerimonie di alto livello, ma anche la divulgazione di informazioni anti-truffa, culturali e psicologiche attraverso il blog e attraverso questi eventi.
Se vuoi partecipare ti aspetto, sono sicuro che ti farà bene.
Ti basta chiamare il numero verde 800 76 78 20 e prenotare il tuo posto.
Magari anche per te si verificherà una sincronicità…
A presto
Andrea