Un funerale come un divano: perché devi evitare la deriva “standard ed economica” del settore funebre
Ha fatto molto parlare la proposta di “Outlet del Funerale” di uno sconto di 1.000 euro sul pacchetto per un servizio funebre, che normalmente vendono a 2.500 euro, SE muori “entro il 28 febbraio”.
Molti amici mi hanno fatto notare questa pubblicità inusuale per il nostro settore, accompagnandola con battute sarcastiche.
Inizialmente ho trovato questa offerta a scadenza semplicemente ridicola, e la battuta “se nonno è messo male ditegli che si sbrighi che sennò perdiamo l’offerta” è la battuta che maggiormente ho sentito da chi ridendo commentava questa pubblicità.
Onestamente non pensavo che un’iniziativa così ridicola, in stile “Poltrone&Sofà”, che da 5 anni vende divani “in saldo solo fino a domenica” o in stile materasso di Mastrota con l’offerta irresistibile “solo per oggi” ogni santo giorno, potesse avere un’eco del genere.
Speravo semplicemente che finisse nell’oblio e che nessuno le desse peso.
Non tanto perché si vende l’idea che si possa organizzare un funerale decente a 1.500 euro, cosa che io non ritengo possibile e ne ho già scritto abbondantemente in questo blog (se vuoi leggere uno degli articoli in cui ne parlo e ti spiego perché lo trovi Qui ), ma perché si vuol vendere un funerale come se fosse un prodotto qualsiasi, banalizzandolo e sminuendolo.
Ma purtroppo le mie speranze si sono rivelate vane, questa campagna ha fatto talmente scalpore che si è mossa addirittura la RAI per andare ad intervistare l’impresario che l’ha ideata.