Cose da sapere

Tumulazione, cremazione o inumazione: quale scegliere?

Tipi di sepoltura

Mi occupo di onoranze funebri da diversi anni e ho avuto la fortuna di cominciare a lavorare e crescere professionalmente in un’azienda storica e già affermata, che gestisce centinaia di funerali ogni anno fin dal primo dopoguerra.

Sulla base di questa esperienza posso tranquillamente affermare che la maggioranza delle persone che vengono a mancare avevano dato indicazioni ai propri congiunti riguardo alla propria sepoltura.

Infatti la maggioranza di questi sono anziani, che molto spesso avendo preso coscienza della fragilità della loro condizione, pensano in modo consapevole a cosa succederà dopo la loro dipartita e cominciano ad occuparsi dei preparativi.

Ad esempio acquistano già il loculo dove verranno tumulati, oppure fanno predisporre la cappella di famiglia, o danno indicazioni ai parenti sulla foto che vorranno sulla lapide, sui vestiti che vorranno indossare nella bara, oppure dicono che vorranno essere cremati, dando indicazioni sulla destinazione delle ceneri.

Apro una parentesi: mi rendo conto che apparentemente può sembrare un atteggiamento macabro quello di pensare alla propria morte e decidere questi dettagli.

In realtà ci sono due aspetti che voglio che tu consideri: per prima cosa pensare alla propria fine è un sintomo di grande consapevolezza.

In moltissimi libri o corsi che parlano di crescita personale o spirituale si affronta il tema della propria morte proprio perché capire che il nostro tempo è limitato è un invito a ignorare le cose futili, a vivere pienamente la nostra vita e investire il nostro tempo in cose importanti e a non sprecarlo lamentandoci o a portando rancore.

Il secondo aspetto è questo.

Per chi rimane e si trova a dover gestire sia il dolore per la perdita di una persona cara, sia il compito dell’organizzazione delle esequie e della sepoltura, avere indicazioni precise è un grande aiuto.

Immagina quanto può essere stressante trovarsi a dover decidere per una persona che ci ha lasciato senza sapere se vuole una bara economica o di lusso, se vuole essere cremato o messo in un loculo, se vuole fiori bianchi o colorati… e poi magari nella confusione del momento si finisce pure nelle mani di impresari funebri impreparati o truffaldini.

I congiunti che non hanno avuto nessuna indicazione devono prendere tutte queste decisioni cercando di interpretare le credenze e i gusti personali di chi è venuto a mancare.

Sperando di fare le scelte giuste e con il terrore che poi qualche parente abbia da ridire e non sia d’accordo su queste decisioni.

Non sarebbe molto meglio avere già le idee chiare e poter gestire il lutto senza queste ansie?

È proprio questo uno dei motivi per cui ho creato questo blog, per far capire l’importanza di informarsi prima.

Di scegliere consapevolmente, di evitare situazioni di stress in un momento già molto complesso da gestire, che possono portare ad affidarsi al primo che capita e che lavora in modo superficiale.

O peggio ancora ne approfitta e truffa i malcapitati, esagerando i prezzi o proponendo prodotti o servizi scadenti.

Se stai leggendo questo articolo è perché hai avuto l’intelligenza di mettere da parte la scaramanzia e la lungimiranza di affrontare per tempo questi temi.

Cercherò ora di illustrarti le differenze tra i vari tipi di sepoltura e per ognuno quali sono i pro e quali sono i contro.

Inumazione

Significa “sepoltura nel terreno” (il termine deriva dal latino in-humus), è sicuramente la più antica e tradizionale.

Viene scelta per preferenza personale (perché interpretata come “ritorno alla terra” o “ritorno alla natura”) o perché rappresenta la soluzione più economica.

La legge prevede che il defunto rimanga nel terreno almeno 10 anni, ma poi se il Comune non ha esigenza di liberare il campo ne possono passare molti di più.

Solitamente 10 anni sono troppo pochi perché avvenga la completa mineralizzazione della salma, anche per questo motivo vengono lasciati nel terreno per molto tempo in più rispetto ai 10 minimi stabiliti dalla legge.

Ogni comune deve avere obbligatoriamente spazi destinati all’inumazione delle salme, tant’è che la sepoltura nel terreno è un diritto istituzionale che il Comune deve garantire ai propri cittadini.

A mio parere, in quanto diritto, l’inumazione dovrebbe essere gratuita.

In realtà ogni comune stabilisce la propria tariffa per lo scavo della fossa, che quindi varia da paese a paese.

Nella nostra zona si va dai 41,30 euro del Comune di Pontecchio fino ai 302 del Comune di Rovigo (a cui vanno aggiunti i 152 euro di diritto di trasporto).

Ricapitolando: INUMAZIONE

PRO:

  • la più “naturale”
  • la più economica
  • si possono usare casse leggere ed economiche

CONTRO:

  • non c’è certezza su quanti anni starà nel terreno, potrebbero essere 10 come 100

Cremazione

Questa soluzione anche se antichissima, in Italia ha preso piede solo negli ultimi 20 anni.

In alcune zone (ad esempio Milano) rappresenta la soluzione più adottata, in altre invece si usa molto poco (ad esempio in Sicilia).

È stata inizialmente ostacolata dalla Chiesa, che poi invece ha accolto a patto che le ceneri vengano conservate all’interno di un Camposanto.

Lo so, ti starai chiedendo: “ma quando le ceneri vanno disperse, non si fa la Messa?”

Beh, si fa lo stesso.

Diciamo che – qui lo dico e qui lo nego – bisogna avere la complicità di un prete non troppo ortodosso, che non si interessi troppo di sapere che fine faranno le ceneri dopo la cremazione, quindi non ti preoccupare, anche per coloro le cui ceneri che non verranno conservate in cimitero è possibile organizzare la Messa.

Per autorizzare la cremazione l’Ufficiale dello Stato Civile deve accertare che fosse la volontà del defunto scegliere questo tipo di sepoltura.

Quindi l’estinto doveva aver scritto questa sua volontà nel testamento, oppure doveva essersi iscritto alla Socrem (cioè la società per la cremazione, presente in varie città), oppure la maggioranza degli eredi aventi titolo devono testimoniare che il defunto aveva espresso in vita questa volontà.

Esistono casi particolari in cui non è possibile praticare nessuna di queste tre opzioni e quindi la cremazione non può essere autorizzata.

Per questo se è volontà tua o di un tuo caro adottare questa soluzione ti consiglio di leggere questo articolo in modo da evitare spiacevoli inconvenienti.

Comunque una volta scelta la cremazione e avuta la certezza che può essere autorizzata, si organizza la cerimonia con le stesse peculiarità degli altri tipi di sepoltura, cioè la cassa, i fiori, le epigrafi, le foto, l’autofunebre, i portantini, ecc

L’unica differenza è che in questo caso alla fine del Rito funebre invece che proseguire per il cimitero, si accompagna la salma al forno crematorio più vicino, dove nei giorni successivi verrà effettuata la cremazione.

Le ceneri poi possono essere tumulate in un loculo con un congiunto o in una celletta (cioè un piccolo loculo appositamente costruito come cinerario).

Le leggi che regolano le tumulazioni in loculi normali con altre salme variano da comune a comune, in alcuni si paga comunque una concessione, in altri si paga una tassa, in altri si paga solo il costo dell’operazione.

In alcuni comuni non ci sono limitazioni e si posso mettere tutte le urne che lo spazio a disposizione consente, nel comune di Rovigo invece hanno limitato ad una sola urna (o cassettina di resti mineralizzati) per loculo.

Se anche tu hai pensato “così costringono le persone ad acquistare altre cellette invece di sfruttare il loculo che hanno già a disposizione”, beh, c’è un proverbio che dice che pensar male è brutto, ma spesso ci si indovina…

Un paio d’anni fa spiegavo queste cose ai giornali, sperando di sensibilizzare le persone rispetto a questi temi.

Poi ho deciso di aprire questo blog per raggiungere ancora più persone e mostrare quello che succede in questo ambiente, in cui tutti stanno zitti e sembrano tutti collusi, dagli infermieri corrotti, agli impresari che truffano i malcapitati, alle istituzioni che quando va bene se ne fregano e quando va male se ne approfittano.

Tipi di sepoltura

 

 

 

 

 

 

 

Torniamo alle informazioni “pratiche”: per una concessione trentennale di una celletta nella nostra zona si spendono circa 250 euro, a cui poi vanno aggiunte le eventuali tasse cimiteriali, il costo del muratore e le eventuali scritte, foto, vaso o altre decorazioni sulla lapidina in marmo.

Tipi di sepoltura

Tipi di sepoltura

 

 

 

 

 

 

 

 

Le ceneri possono essere anche conservate in abitazione.

Per questa scelta sono state create delle urne che non sembrano urne, ma oggetti di design o complementi di arredo, o quadri da appendere con all’interno un’intercapedine per contenere le ceneri.

In questo modo un visitatore non si accorge nemmeno della presenza di un’urna in casa.

Tipi di sepoltura

Tipi di sepoltura

 

 

 

 

 

 

Tipi di sepoltura

La terza opzione prevede la dispersione in natura.

Non si possono disperdere ovunque, ma in luoghi stabiliti dal Comune, che devono avere certe caratteristiche, soprattutto distanze da abitazioni, fabbriche, strutture ecc.

Ad esempio il Comune di Rovigo indica come luogo adibito alla dispersione in natura una spiaggia del fiume Adige, oppure per la dispersione in mare basta comunicare l’uscita in barca alla Capitaneria di Porto, indicando la targa del natante, l’ora e il luogo in cui avverrà la dispersione e mantenendo distanze prestabilite dalla spiaggia, dal porto e da altre imbarcazioni.

Per essere autorizzata questa volontà del defunto deve essere espressa nel testamento o nel contratto stipulato con la Socrem, quindi se è intenzione di una persona adottare questa soluzione deve fare una di queste due azioni in vita.

Altrimenti non si possono disperdere le ceneri.

A meno che…

Mi è giunta voce che alcuni famigliari per rispettare la volontà del defunto (che in vita non era stato previdente e non aveva fatto né testamento né l’iscrizione alla Socrem, ma che comunque aveva detto di voler essere cremato e poi disperse le ceneri) durante il tragitto dal forno crematorio al cimitero, hanno sostituito le ceneri all’interno dell’urna con della sabbia e le vere ceneri le hanno nascoste e poi disperse dove indicato dal defunto.

Attenzione: è illegale!

Anche se la legge è inutilmente restrittiva, non sto assolutamente dicendo che va bene compiere atti illegali pur di rispettare la volontà del defunto.

Ti ho solo riportato per dovere di cronaca in che modo alcune persone hanno risolto il problema, sapendo benissimo che è quasi impossibile venire smascherati.

Ricapitolando: CREMAZIONE

PRO:

  • è l’unica soluzione definitiva, cioè che non richiede ulteriori interventi in futuro
  • esclude problemi di tipo igienico-sanitario
  • costa di più rispetto all’inumazione (perché c’è da pagare la tariffa del forno crematorio e il trasporto) ma molto meno rispetto alla tumulazione

CONTRO:

  • se il forno crematorio ha troppe cremazioni da eseguire o deve fermare gli impianti per la manutenzione, possono passare molti giorni prima che avvenga la cremazione e non sempre i congiunti vivono bene questa attesa
  • nel caso le ceneri vengano affidate o disperse viene a mancare “un posto dove portare un fiore e dire una preghiera” e questa mancanza può essere traumatica per alcuni dei congiunti
  • nel caso le ceneri vengano affidate possono verificarsi contrasti tra parenti per poter andare a trovare l’urna del defunto o difficoltà nell’elaborazione del lutto poiché la vicinanza dell’urna impedisce l’accettazione della “separazione” dal defunto

Tumulazione

Per tumulazione s’intende la sepoltura in una costruzione di cemento o di mattoni (in alcuni rari casi possono essere in vetroresina) a forma di parallelepipedo, che conterrà la bara per il periodo stabilito dal contratto di concessione.

Tipi di sepoltura

Nella nostra zona è ancora l’opzione che va per la maggiore, perché comprare un loculo (in alcune zone viene chiamato “colombaro”) per un defunto viene percepito (come avrai capito, la percezione è molto, molto importante in queste scelte) dalla maggioranza delle persone come un gesto di maggior rispetto, come un modo per “metterlo messo bene”, oppure per “sapere che è lì”, rispetto al metterlo nel terreno o cremarlo.

Moltissimi anziani ragionano in questo modo: “In loculo xe messo bèn, par tera no e brusarlo no vojo”

(se vuoi la traduzione, chiedimela nei commenti)

Perché? Non lo so, questa idea viene portata avanti da tanti anni senza apparenti motivi logici, probabilmente per abitudine e per convenzione sociale.

Io personalmente non concordo con questo modo di ragionare, nel senso che vedo altrettanto dignitosa l’inumazione o la cremazione.

Qui mi limito a riportarti quelli che secondo me sono i motivi che giustificano l’uso ancora così diffuso di questa pratica, senza espormi su cosa è meglio o no, visto che ciò che è meglio per me è assolutamente soggettivo.

Per la tumulazione è bene usare cofani più resistenti, visto che devono durare per almeno 30 anni all’interno del tumulo. È obbligatorio usare anche una cassa interna in zinco, che non si usa invece per la cremazione e per l’inumazione.

I loculi comunali hanno un costo abbastanza rilevante (nella nostra zona variano da paese a paese e costano dai 1300 euro nelle file più alte fino ai 2800 euro per le file più basse), per questo rappresenta la soluzione più costosa.

In alcune città i loculi possono costare anche di più, ad esempio nella Certosa di Bologna per una concessione trentennale si pagano circa 7000 euro nelle file migliori.

Purtroppo non sempre c’è una disponibilità di loculi adeguata alle esigenze delle persone, che si trovano così costrette a dover optare per altri tipi di sepoltura.

Se c’è disponibilità invece è possibile acquistare il loculo in vita, “accaparrandosi” il posto in cimitero e sollevando i congiunti dal dover scegliere il luogo e il tipo di sepoltura e agevolandoli anche da un punto di vista economico.

Ricapitolando: TUMULAZIONE in loculo comunale

PRO:

  • è la soluzione più apprezzata e prestigiosa da un punto di vista sociale, soprattutto in provincia
  • viene scelta anche perché i parenti “sanno che è lì”
  • le concessioni hanno tempi stabiliti da contratto, normalmente 30 anni, quindi si ha una sicurezza da questo punto di vista che l’inumazione non permette.
  • è possibile acquistare il loculo in vita, agevolando i congiunti

CONTRO:

  • è l’opzione più costosa: per il funerale, le tasse, il loculo e la lapide, normalmente servono in totale 7/8 mila euro, ma possono essere molti di più se si scelgono prodotti di lusso
  • possono verificarsi problemi di tipo igienico-sanitario, come fuoriuscite di liquidi dalla cassa, che necessitano di costosi interventi di pulizia e ripristino
  • solitamente 30 anni non sono sufficienti per la mineralizzazione del corpo, alla scadenza del contratto ci si trova a dover rinnovare per altri decenni la concessione, oppure a dover mettere la salma nel terreno per almeno 5 anni per completare il processo, oppure a dover cremare la salma per risolvere definitivamente la questione

Tomba di famiglia

Altre persone invece hanno già il proprio posto in una tomba di famiglia o cappella gentilizia.

Normalmente in questi casi il Comune ha concesso una porzione di terreno per la costruzione di una tomba a sterro o di una cappella gentilizia.

Tipi di sepoltura

La tomba a sterro non è una tomba costruita sopra una salma inumata nel terreno, ma bensì due o più loculi in cemento, interrati o sopra il livello del terreno, in cui vanno tumulate (e non inumate) le salme.

Non vengono costruite nel campo comune (che viene liberato quando il comune ne ha necessità) ma vengono appunto costruite su terreni dati in concessione (di solito per 99 anni) alla famiglia.

Idem per le cappelle gentilizie, che possono essere più o meno grandi e contenere un numero variabile di loculi.

Tipi di sepoltura

Tipi di sepoltura

 

 

 

 

 

 

 

 

Per queste costruzioni bisogna presentare domanda al Comune, che deve autorizzare il progetto.

Una volta costruite vanno effettuati i collaudi.

La concessione del terreno, la realizzazione e la presentazione dei progetti, la trafila burocratica ed igienico sanitaria, la costruzione e le rifiniture di pregio, rendono le cappelle gentilizie molto costose ed esclusive.

Ricapitolando: TOMBE DI FAMIGLIA

PRO:

  • permettono di riunire e tenere insieme due o più famigliari
  • le concessioni sono molto lunghe
  • possono essere costruite vere e proprie opere d’arte ed esercizi stilistici di architettura

CONTRO:

  • Sono estremamente costose
  • Possono crearsi discordie molto ingarbugliate tra parenti. Ad esempio i proprietari della tomba non possono intervenire per spostare o togliere una salma senza l’autorizzazione degli eredi del defunto, che potrebbero essere persone diverse dai proprietari della tomba

Ok, è meglio che spiego bene cosa intendo in quest’ultimo punto, perché lo ritengo un concetto troppo complesso per poter essere spiegato in una sola frase e in un elenco puntato.

Magari tu sei più sveglio di me e hai già capito tutto, in ogni caso preferisco portarti un esempio per capire bene come si possono complicare a volte le situazioni.

Facciamo finta che la famiglia Rossi abbia una tomba di famiglia con 4 posti, di cui 3 già impegnati.

Nell’unico posto libero il signor Mario Rossi, uno dei proprietari della tomba, decide di mettere la propria moglie, morta improvvisamente in tragiche circostanze.

I fratelli del sig. Rossi, anch’essi proprietari della tomba, sul momento non hanno il coraggio di protestare e assistono silenziosamente a questa scelta.

Dopo qualche anno viene a mancare anche Mario Rossi.

Sarebbe intenzione dei fratelli spostare la moglie dalla tomba di famiglia in un altro loculo e liberare il posto per il sig. Mario.

Questa operazione non può essere fatta senza il consenso degli eredi della moglie del sig. Rossi.

Se gli eredi della moglie non autorizzano l’estumulazione, i fratelli del sig. Rossi devono tenere la cognata all’interno della loro tomba, non potendo in alcun modo intervenire per fare posto per il proprio fratello Mario e neppure per fare posto per loro stessi, qualora dovessero passare a miglior vita.

Mettiamo che l’unico erede della defunta moglie del sig. Rossi sia un cugino: alla fine questo cugino può costringere la famiglia Rossi a tenere nella propria tomba la salma di una loro cognata, impedendone l’uso ai diretti proprietari.

Per questo è MOLTO importante stare MOLTO attenti su come ci si comporta con le tombe di famiglia, soprattutto quando i posti sono limitati, perché succede spesso che oltre ad aver speso parecchi soldi per costruirle ci si trova a dover sborsare parecchi soldi anche per pagare avvocati e spese legali.

Spero di essere stato esaustivo e di averti illustrato in modo semplice le varie possibilità.

Se hai qualche dubbio o qualche domanda non esitare a contattarmi: scrivi qui sotto nei commenti oppure mandami una mail a info@ciprianileonoranze.com

Ti ricordo inoltre che al giorno d’oggi è molto complessa e laboriosa la gestione delle varie incombenze burocratiche che seguono il decesso di una persona, ed è proprio per questo che abbiamo scritto una Guida alla Adempienze post-morte che puoi richiedere gratuitamente.

 

Al prossimo articolo

Andrea

 

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2 Comments

  • Reply
    Enomis
    12 Luglio 2019 at 16:51

    Un articolo che tutti dovrebbero leggere in quanto ben scritto, abbastanza esaustivo e senza criptici tecnicismi. Ho solo una domanda da porle: è vero che i forni crematori inquinano molto?

    • Reply
      Andrea Cavallaro
      16 Luglio 2019 at 17:34

      Salve,
      innanzitutto grazie per aver letto l’articolo; in merito alla sua domanda le rispondo che non ho le competenze per darle una risposta certa ed esaustiva in quanto i crematori sono di supporto alla nostra professione ma non sono parte integrante di essa. Posso pensare che, visto il materiale che entra nel forno, non sia poi così più inquinante di una stufa o di qualsiasi altro forno che ha come combustibile materiale fossile.
      Le consiglio magari di porre questa domanda all’assessore all’ambiente del comune di competenza del Crematorio oppure alle società deputate al controllo del tasso di inquinamento industriale e mi riferisco all’Arpav.

      Buona giornata

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