Fare la differenza attraverso un dettaglio importante per migliorare la cerimonia funebre: usare cavalletti di legno invece dei carrelli
(e perché questa “nuova usanza” è stata introdotta per nascondere un problema di molte agenzie funebri)
Sono cambiate diverse cose da quando ho cominciato a svolgere i primi servizi funebri alla fine degli anni 90.
Ora le epigrafi si stampano col plotter invece che con il torchio, i ricordini non sono più foto appiccicate a cartoncini imbustati.
Le processioni a piedi oggi non si fanno quasi più.
Non era possibile incidere la foto del defunto sulla targhetta della cassa.
Non esistevano servizi di necrologi on line come annuncifunebri.it
Le casse che le imprese proponevano erano molto migliori e invece il servizio (cioè i mezzi, le attrezzature, l’aspetto e le azioni che i portantini usavano e svolgevano) era poco curato.
C’era però una caratteristica che mi piaceva molto, cioè che in quasi tutte le chiese la cassa durante la Messa veniva collocata a terra, sopra un tappeto.
Mi piaceva perché interpretavo questa usanza come un “ritorno alla Terra”, anche per chi poi non sarebbe stato sepolto a terra ma ad esempio sarebbe stato tumulato in un loculo in quinta fila.
Questa usanza è stata cambiata quasi ovunque per un motivo che sembra incredibile: alcune imprese funebri si sono opposte usando l’argomento della sicurezza sul lavoro, dicendo che non era sicuro movimentare un carico in quel modo, costringendo i portantini ad accucciarsi per poggiare a terra la bara.